Convertito in Legge il D.L. 105/2023: si amplia il catalogo dei reati presupposto 231

Il 9 ottobre 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 137/2023, la quale opera un’integrazione del catalogo dei reati presupposto alla responsabilità amministrativa degli enti di cui al D.Lgs. n. 231/2001 intervenendo anche sul piano sanzionatorio con riguardo ai reati ambientali.

IL FATTO:

L’art. 6-ter della Legge 137/2023 ha introdotto all’interno dell’art. 24 del D.Lgs. n. 231/2001 i delitti di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 518-ter c.p.), in relazione ai quali è prevista per gli Enti la sanzione pecuniaria fino a 500 quote (da 200 a 600 quote se l’Ente ha conseguito un profitto di rilevante entità o è derivato un danno di particolare gravità), nonché le sanzioni interdittive di cui all’art. 9, co. 2, lettere c), d) ed e) del D.Lgs. n. 231/2001.

Il medesimo art. 6-ter, inoltre, ha richiamato all’interno dell’art. 25-octies.1, concernente i delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti, la fattispecie di trasferimento fraudolento di valori (art. 512-bis c.p.), in relazione al quale è prevista per gli Enti la sanzione pecuniaria da 250 a 600 quote.

Per entrambe le fattispecie riportate sono, inoltre, contemplatele sanzioni interdittive di cui ex art. 9, co. 2 del D.Lgs. n. 231/2001.

Infine, la Legge in esame è intervenuta per inasprire le sanzioni previste per alcuni delitti contro l’ambiente inclusi nel catalogo dei “reati 231”,, segnatamente i delitti di inquinamento ambientale ex art. 452-bis c.p., di traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività ex art. 452-sexies c.p. e di attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti ex art. 452-quaterdecies c.p.). In particolare, in caso di condanna o patteggiamento per tali reati, è ora consentita la cd. “confisca in casi particolari”, del denaro o dei beni di cui il condannato non possa giustificare la provenienza e di cui abbia la disponibilità in valore sproporzionato rispetto al proprio reddito.

PERCHÉ È IMPORTANTE:

La Legge n. 137/2023 conferma ancora una volta l’attenzione del legislatore per i profili di responsabilità degli Enti ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Questi ultimi sono, quindi, chiamati ad aggiornare i propri Modelli Organizzativi per tenere conto delle nuove fattispecie, in particolare quelle in materia di reati contro la P.A., così come del più grave trattamento sanzionatorio associato ai reati ambientali considerati.

Tonucci & Partners è a disposizione per assistere società ed Enti nell’attività di aggiornamento del Modello Organizzativo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.

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