In UK i servizi professionali stanno pensando a come sarà o dovrebbe essere il post-Brexit. Il Chartered Institute of Patent Attorneys (CIPA) nel Regno Unito ha dato da ultimo le sue indicazioni, insieme ai più importanti organi del settore Britannico: CIPA ha redatto una nota congiunta con la Law Society, IP Bar, Chartered Institute of Trade Mark Attorneys e la IP Federation, che dettaglia il loro punto di vista su ciò a cui il governo britannico dovrebbe mirare, per quanto riguarda la proprietà intellettuale, a conseguire post-Brexit.
IL FATTO:
La nota del CIPA al Governo Inglese sottolinea che il Regno Unito è un forte fornitore di servizi IP e che l’industria e il settore legale del Regno Unito ottengono significativi benefici economici dalla registrazione e dall’uso della proprietà intellettuale nell’ambito delle varie leggi e procedure della UE. La nota si concentra sull’importanza che il Governo, nella trattativa per la uscita dalla UE, cerchi di garantire “continuità e certezza della legge sull’ IP”.
Una copia completa della nota può essere trovata qui http://www.cipa.org.uk/policy-and-news/brexit-updates/ip-and-brexit-key-requests-to-government//.
In breve , la nota riguarda le seguenti richieste di intervento dei professionisti Inglesi al governo britannico;
- Proseguimento dei diritti di proprietà intellettuale derivati dalla UE: la nota suggerisce che il governo del Regno Unito dovrebbe cercare di negoziare un pacchetto di diritti per garantire il mantenimento di tutti i diritti sostanziali e procedurali a livello paneuropeo (quali marchi UE, design comunitari registrati e design non registrati, diritto su software, certificati di protezione supplementari) e delle relative difese. Se ciò non fosse possibile, la nota suggerisce che il governo legiferi per il proseguimento automatico nel Regno Unito dei diritti della UE;
- Brevetto Europeo (EUP) / Tribunale dei Brevetti Europeo (Union Patent Court) EUPC: la creazione del Tribunale dei brevetti Europeo è in corso da molti anni e potrebbe essere aperto quest’anno. La nota evidenzia che il governo del Regno Unito dovrebbe (i) confermare che il Regno Unito intende rimanere nell’UPC e che intende attenersi ai termini dell’accordo UPC dopo Brexit; (ii) lavorare per l’apertura dell’UPC il prima possibile; (iii) collaborare con altri Stati membri dell’UPC per garantire che non vi siano ostacoli alla partecipazione del Regno Unito nella UPC in seguito alla Brexit;
- Esaurimento dei diritti: attualmente i membri della UE, in relazione ai diritti di proprietà intellettuale, si attengono al principio cd. dell‘esaurimento dei diritti. La nota suggerisce che il governo del Regno Unito dovrebbe valutare, decidere e pubblicizzare la propria posizione in punto di esaurimento dei diritti. La nota suggerisce che il governo dovrebbe chiarire che, nel frattempo, si continuerà ad applicare l’attuale regime.
- Diritti di rappresentanza legali avanti le corti: la nota rileva che il governo dovrebbe considerare prioritari i diritti di rappresentanza dei professionisti della proprietà intellettuale nel Regno Unito e dovrebbe garantire che detti diritti continuino a venir assicurati avanti tutte le sedi pertinenti della UE. La nota evidenzia, in particolare, che, onde preservare la posizione di preminenza nel mercato legale europeo, i professionisti britannici dovrebbero continuare ad avere diritti di rappresentanza legale avanti gli organi dell’UE, compresa la CGUE, l’EUIPO e l’UPC;
- Riconoscimento reciproco delle sentenze: la nota sottolinea che il governo dovrebbe negoziare urgentemente accordi con l’UE che mantengano in sostanza in vigore gli attuali accordi ai sensi dei regolamenti di Roma e Bruxelles.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE:
La nota dei professionisti inglesi è un importante segnale che lanciano al loro governo perché tuteli e garantisca la continuità ai diritti di proprietà intellettuale UE nel Regno Unito; nella nota si indicano i punti più importanti sui quali gli organi rappresentativi dei professionisti UK chiedono che il Governo si focalizzi per il dopo Brexit. Nello specifico il governo dovrà intervenire per il proseguimento dei diritti IP della UE in UK, per l’effettiva apertura del Tribunale Europeo dei brevetti e per il reciproco riconoscimento delle sentenze.
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