In Perù ChatGpt ha contribuito a elaborare le determinazioni contenute in una sentenza in una causa di divorzio: il giudice usando l’IA ha determinato la misura dell’assegno di mantenimento alla figlia da parte del padre. L’intelligenza artificiale è così entrata ufficialmente nei processi con i giudici robot.
In Italia questa svolta non sarebbe ancora possibile: il nodo principale per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale riguarda la tutela della privacy e la protezione dei dati personali.
L’avv. Edoardo Amati, senior associate Tonucci & Partners, ha dato il suo contributo sull’argomento commentando il tema sulla stampa.