The “Sport Package” of the 2018 Budget Act: what’s new for the Italian football?

The Law No. 205 of 27 December 2017 (“2018 Budget Act”) introduced several new regulations for the sport sector.

In particular, in order to implement the investments within the sport sector, the Italian Government approved the twenty two ad hoc measures contained in the so-called “Sport Package”.

These measures form a set of rules regarding both amateur and professional sport; they rapresent a real revolution which concerns all the fiscal and organizational Italian sport clubs regulations. However, the aforesaid law, in force as of 1 January 2018, will bring important changes especially within the Italian football.

The following is a summary of the main provisions of interest:

  • contributions for football stadiums and sports facilities in order to encourage their modernization and valorization;
  • distribution of the revenues arising from the selling of the Serie A Championship television rights in order to allocate more financial resources in favor of the smaller companies;
  • introduction of a new amateur sport clubs for profit;
  • the establishment of a Sport Agents National Register in order to ensure the professionalism of the sport agents;
  • contributions and incentives in favor of the clubs which invest in young players under 21;
  • other measures: including but not limited to, reform of the professional sportsmen pension system; establishment of the right to practice sports in favor of the non-EU minors.

Contributi per gli stadi di calcio e gli impianti sportivi:

La misura adottata riconosce un contributo, sotto forma di credito d’imposta, al fine di incentivare l’ammodernamento degli impianti sportivi delle società di calcio, in regime di proprietà o di concessione amministrativa, a favore delle alle società di calcio appartenenti alla Lega di Serie B, alla Lega Pro e alla Lega Nazionale Dilettanti che impiegano le risorse derivanti dalla commercializzazione dei diritti televisivi della Lega di Serie A per tale finalità, pari al 12 % delle somme destinate, sino a un massimo di 25.000,00 Euro.

  • Sport Bonus

 Sempre nell’ottica del sostegno allo sviluppo dell’impiantisca sportiva, è stato, inoltre, introdotto uno Sport Bonus per incentivare gli interventi di restauro o ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici.

A favore di associazioni e società sportive, viene riconosciuto un beneficio fiscale, sotto forma di credito d’imposta del 50%, per le erogazioni liberali in denaro fino a 40.000 Euro effettuate nel corso dell’anno 2018 per i predetti interventi.

Il credito d’imposta avrà un limite complessivo di spesa pari a 10 milioni di euro e sarà suddiviso in tre quote annuali di pari importo.

  • L’Istituto per il Credito Sportivo

Grazie a questa misura i dividendi di pertinenza del Ministero dell’economia e delle finanze relativi ai bilanci 2017, 2018 e 2019 dell’Istituto per il Credito Sportivo vengono trasferiti al fondo per la concessione di contributi, con un conseguente incremento di circa 35 milioni di Euro delle risorse che l’Istituto potrà utilizzare per il finanziamento di progetti di costruzione e di ristrutturazione di impianti sportivi, attraverso forme di mutuo a tasso agevolato.

  • 100 milioni di spazi finanziari agli enti locali

Infine, la Legge di Bilancio 2018 prevede di sostenere i progetti di valorizzazione dell’ impiantistica sportiva assegnando agli enti locali spazi finanziari, per gli anni 2018 e 2019, di 100 milioni di Euro.

Avranno la priorità gli interventi, su impianti sportivi esistenti, di messa a norma e in sicurezza (compreso l’adeguamento antisismico), di abbattimento delle barriere architettoniche, di efficientamento energetico e di ripristino della funzionalità per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo completo del codice unico di progetto (CUP) e del cronoprogramma aggiornato della spesa e delle opere, che non abbiano pubblicato il bando di gara alla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2018.

Successivamente si passerà agli altri interventi relativi a impianti sportivi per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo; infine si completeranno gli interventi per i quali gli enti dispongono solo del progetto definitivo completo del CUP.

Riforma della Legge Melandri in tema di ripartizione dei proventi derivanti dalla vendita dei diritti televisivi del campionato di calcio di Serie A:

La redistribuzione dei diritti tv avviene ora in modo da assegnare maggiori risorse alle società più piccole.

La riforma della Legge Melandri coinvolge principalmente tre aspetti:

  1. la quota da dividere in parti uguali tra le società di calcio: passa dal 40 al 50%;
  2. il merito sportivo: non si andrà più indietro nella storia del calcio (la quota dello storico passa dal 10 al 5%), ma si terrà conto soprattutto dei risultati degli ultimi campionati, mediante la valorizzazione dei punti e della posizione in classifica ottenuti nell’ultimo campionato (15 %) e dei risultati sportivi delle ultime cinque stagioni (10 %);
  • il bacino di utenza: introdotti criteri più oggettivi e misurabili, quali gli ascolti della pay tv e gli ingressi allo stadio.

Si passa così a un nuovo regime nel quale l’ultima riceverà poco meno di un terzo della prima (con un rapporto first to last che dovrebbe assestarsi attorno al 3,1 a 1).

Introduzione della società dilettantistica lucrativa:

Tale riforma inverte totalmente il modo di intendere l’attività sportiva dilettantistica, da sempre caratterizzata dall’assenza del fine di lucro.

Lo Statuto delle nuove società sportive dilettantistiche for profit dovrà contenere, a pena di nullità:

  1. nella denominazione o ragione sociale, la dicitura “società sportiva dilettantistica lucrativa”;
  2. nell’oggetto o scopo sociale, lo svolgimento e l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche;
  3. il divieto per gli amministratori di ricoprire la medesima carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla medesima federazione sportiva o disciplina associata ovvero riconosciute da un ente di promozione sportiva nell’ambito della stessa disciplina;
  4. l’obbligo di prevedere nelle strutture sportive, in occasione dell’apertura al pubblico dietro pagamento di corrispettivi a qualsiasi titolo, la presenza di un «direttore tecnico», in possesso di diploma ISEF o laurea magistrale in scienze motorie

Al contempo, vengono introdotti significativi benefici fiscali per chi offre sul mercato i propri servizi sportivi, consistenti nell’abbattimento del 50 % dell’imponibile ai fini dell’imposta sui redditi sino a 200.000,00 Euro su base triennale e nella riduzione dell’Iva al 10 %.

Inoltre, tutti coloro che prestano la propria attività di lavoro in favore delle società sportive dilettantistiche lucrative dovranno essere iscritti all’Inps.

Rivoluzione del calciomercato: si torna all’Albo dei procuratori.

Al fine di assicurare la professionalità degli agenti sportivi, con questa misura si istituisce il Registro Nazionale degli Agenti Sportivi, tenuto e disciplinato non più dalla Federazione, ma dal CONI e ad esso si potrà accedere solo dopo aver superato un esame di idoneità subordinato al possesso di determinati requisiti soggettivi.

Con decreto ministeriale, infatti, sentito il CONI, si definiranno le modalità di svolgimento delle prove d’esame, la composizione e le funzioni delle commissioni giudicatrici, le modalità di tenuta e gli obblighi di aggiornamento del Registro, nonché i parametri per la determinazione dei compensi.

Si tratta di una vera e propria svolta dopo l’avvenuta abolizione nel 2015, su direttiva della Fifa, dell’elenco in cui erano iscritti gli Agenti Fifa abilitati all’esercizio della professione. Negli ultimi 3 anni chiunque ha potuto rappresentare un calciatore e/o una società semplicemente versando una quota da intermediario alla FIGC.

Inoltre, il Registro Nazionale degli Agenti non sarà limitato al gioco del calcio, ma si estenderà a tutto lo sport professionistico italiano.

Misura “salva vivai”:

Un aiuto allo sport giovanile e allo sviluppo dei calciatori Under 21.

Tale misura prevede, per i club di Serie A, B e Lega Pro, un incentivo di 5.000 Euro ed un contributo annuo pari al 50 % della retribuzione minima pattuita tra le  associazioni  di  categoria  per ogni giovane  di  serie  in  addestramento  tecnico  e  ogni  giovane professionista di età inferiore  a  21  anni.

Una norma “salva-vivai” che riconosce significative agevolazioni per le squadre che fanno giocare giovani calciatori, per un impegno complessivo pari a 1 milione di Euro all’anno.

Inoltre, viene previsto un contributo annuo pari al 30 %  dei  contributi  dovuti  alle gestioni previdenziali di competenza, per ogni  preparatore  atletico.

Con questa misura si realizza un concreto passo in avanti per il rilancio del movimento calcistico e lo si fa partendo dalla valorizzazione dei vivai delle società di calcio della Lega Pro.

 Altre misure del “Pacchetto Sport”:  

  • Riforma del sistema pensionistico degli sportivi professionisti.

Si tratta di una misura di enorme importanza che riconosce la specificità del lavoro sportivo ed assicura una protezione previdenziale ad hoc agli sportivi professionisti, i quali potranno godere di un anticipo pensionistico di cinque anni.

  • Diritto all’esercizio della pratica sportiva per i minori extracomunitari.

Grazie a questa misura, i minori extracomunitari che hanno frequentato per un anno una qualunque classe dell’ordinamento scolastico italiano potranno tesserarsi presso le federazioni sportive a prescindere dalla regolarità del loro soggiorno. Una norma di civiltà che riconosce il valore dello sport come insostituibile strumento di inclusione sociale.

  • Fondo maternità.

 Segnando una svolta epocale nella storia del nostro sistema sportivo, grazie a questa misura, le atlete potranno, d’ora in poi, perseguire la carriera sportiva senza dover rinunciare alla maternità.

  • Area di esenzione fiscale dei compensi degli sportivi dilettanti.

L’area di esenzione fiscale dei compensi percepiti dai collaboratori delle società sportive dilettantistiche è stata innalzata dagli attuali 7.500,00 a 10.000,00 Euro, nel quadro di un sempre maggiore riconoscimento del valore del lavoro nel mondo del dilettantismo.

  • Ripristino del contratto di collaborazione occasionale per gli steward.

Con la Legge di Bilancio 2018, le società sportive, responsabili della sicurezza nella fruizione dei propri impianti ai sensi del decreto del Ministro dell’Interno 8 agosto 2007,  potranno ricorrere, nei confronti degli steward, alle nuove prestazioni occasionali.

Il Dipartimento di Diritto Sportivo dello Studio Legale Tonucci & Partners resta a completa disposizione per ulteriori informazioni.

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