Il 12 giugno 2018, il Parlamento Europeo ha approvato principi europei per i droni e il loro utilizzo.
Tali nuovi principi sono finalizzati a garantire un livello adeguato di sicurezza per l’utilizzo dei droni, nonché ad offrire una regolamentazione comunitaria uniforme che riesca favorire lo sviluppo di prodotti, servizi e altre attività connesse al settore in questione.
Ora detti principi devono essere approvati dal Consiglio dell’Unione Europea, a cui spetta l’ultima parola.
Il fatto
Attualmente, i droni di peso inferiore a 150 kg rientrano nella giurisdizione delle diverse autorità nazionali, pertanto i produttori e gli operatori devono rispettare requisiti, sia di progettazione sia di sicurezza, diversi tra loro.
In Italia l’utilizzo dei droni è regolato dal regolamento ENAC “Mezzi aerei a pilotaggio remoto”, come di volta in volta modificato (ultima modifica il 21 maggio 2018), il quale definisce le categorie dei droni, la qualificazione dei piloti e le diverse regole di comportamento, dipendenti dalla categoria del drone pilotato e dell’ambiente di volo.
Secondo le nuove regole saranno necessarie prescrizioni simili per il volo di questi mezzi in tutti gli stati Europei.
Inoltre le nuove regole avranno un impatto sulla progettazione e sugli equipaggiamenti dei droni, ponendo maggiore attenzione ai rischi per la sicurezza delle persone.
Ad esempio, in considerazione del peso del drone e/o dell’area operativa in cui il drone viene utilizzato, potrebbero risultare obbligatorie taluni sistemi di sicurezza, come l’atterraggio automatico – nel caso in cui l’operatore perdesse il contatto con il drone – o sistemi di prevenzione delle collisioni.
Inoltre le regole in questione aggiornano la disciplina UE sulla sicurezza aerea, prevedendo regole più adeguate all’aumento del traffico aereo previsto nei prossimi decenni, mantenendo elevato il livello normativo Europeo in materia.
Perché è importante
Entro i prossimi 10 anni la tecnologia dei droni civili potrebbe rappresentare circa il 10% del mercato dell’aviazione nell’UE (ovvero circa 15 miliardi di euro l’anno).
Secondo la Commissione europea, l’industria dei droni potrebbe creare circa 150.000 posti di lavoro nell’UE entro il 2050.
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