Decreto Lotti: la nuova ripartizione dei diritti tv per la Serie A.

Dando attuazione alla norma contenuta nel cd. “Pacchetto Sport” inserito nella Legge di Bilancio 2018 (i.e. la l. n. 205/17), il Ministro dello Sport, Luca Lotti, ha firmato il decreto sui nuovi criteri di ripartizione dei proventi derivanti dalla vendita dei diritti audiovisivi del Campionato di serie A, una svolta epocale per il calcio del nostro Paese.

IL FATTO:

A partire dalla stagione sportiva 2018-2019, ai sensi della Legge di Bilancio 2018, la redistribuzione delle risorse assicurate dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi relativi al Campionato italiano di calcio di serie A, saranno ripartite con le seguenti modalità:

  1. una quota del 50% da dividere in parti uguali tra le società di calcio partecipanti al Campionato di Serie A;
  2. una quota del 30% sulla base dei risultati sportivi conseguiti, formata al 5% dalla quota dello storico, al 15 % dalla quota per i punti e la posizione in classifica ottenuti nell’ultimo campionato e 10 % dei risultati sportivi delle ultime cinque stagioni;
  • una quota del 20% sulla base del bacino di utenza: introdotti criteri più oggettivi e misurabili, quali l’audience televisiva certificata da Auditel (8%) ed il numero di spettatori paganti che hanno acquistato il titolo di accesso per assistere alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre campionati (12%).

Si passa così a un nuovo regime nel quale il rapporto tra quanto ottiene la prima squadra e quanto l’ultima in classifica (cd. rapporto first to last) dovrebbe assestarsi attorno al 3:1, ovvero l’ultima  riceverà poco meno di un terzo della prima.

Il decreto attuativo firmato dal Ministro dello Sport e che a giorni sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, contiene i criteri di ponderazione delle quote di cui al punto (ii) ed i criteri di determinazione del pubblico di riferimento di ciascuna squadra di cui al punto (iii).

PERCHE’ E’ IMPORTANTE:

Le misure introdotte costituiscono una vera e propria riforma della Legge Melandri (D.lgs. n. 9/08) e riducono il dislivello di guadagni tra grandi e piccoli Club, avvicinando così la Serie A italiana alla Premier League inglese, nonché, alla Bundesliga spagnola.

Inoltre, evidenziando l’importanza dei punti raccolti durante il Campionato, ogni partita potrà essere decisiva, perfino quella di fine stagione, storicamente irrilevante per le squadre ormai prive di obiettivi stagionali.

Tale iniziativa, infine, dovrebbe incentivare anche le squadre a sposare politiche per lo sviluppo ed atte a coinvolgere un maggior numero di partecipanti negli stadi.

Il Dipartimento di Diritto Sportivo dello Studio Legale Tonucci & Partners resta a completa disposizione per ulteriori informazioni.

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