L’avvocato Giorgio Altieri di Tonucci & Partners interviene su Il Riformista sul caso dell’intercettazione del colloquio in carcere tra Filippo Turetta e il padre, pubblicata sulla stampa.
Dopo la recente riforma Nordio sulle intercettazioni, per il momento non cambiano i limiti alle intercettazioni, ma sono stati rivisti i criteri per la pubblicazione dei contenuti e, probabilmente, se quella riforma fosse stata già in vigore, quel colloquio non sarebbe stato pubblicato.
In ogni caso, la vicenda dimostra, ancora una volta, come sia necessaria una rivisitazione della materia, per riportare le intercettazioni nell’alveo loro proprio di “mezzo di ricerca della prova” e non di “mezzo di prova”, ma soprattutto per limitare il ricorso massivo alle intercettazioni che vanno a invadere finanche ambiti strettamente privati, come il colloquio in carcere tra padre e figlio, arrivandosi addirittura a calpestare la reputazione di un padre angosciato e comprensibilmente ancora non in grado di affrontare una vicenda così drammatica e complessa.