L’esito del referendum britannico potrebbe portare l’Italia a ottenere una sede, a Milano, del Tribunale Unificato dei Brevetti.
IL FATTO:
Il Tribunale Unificato dei Brevetti è un nuovo tribunale sovranazionale specializzato nelle controversie in materia di brevetti, istituito sulla base dell’Accordo sul tribunale unificato dei brevetti sottoscritto da 25 Stati membri dell’Unione europea.
Dovrebbe diventare pienamente operativo entro maggio 2017, e avrà un’ampia ed esclusiva competenza di tutela ad effetto unitario nei casi di violazione e di convalida dei brevetti europei.
Oltre alla Corte di Prima Istanza con sede a Parigi, sono previste due sezioni, una a Monaco e una a Londra. La Corte d’Appello, infine, avrà sede a Lussemburgo.
L’esito del referendum britannico dovrebbe con tutta probabilità impedire a Londra di divenire sede di una delle due sezioni, mentre rilancia la candidatura di Milano quale sostituta.
Infatti, l’Italia diviene terza per numero di depositi annuali di brevetti, ossia uno degli elementi di particolare valutazione, assieme all’appartenenza all’UE e alla sentenze annualmente emesse in materia di IP, delle candidature.
Una probabile contendente, considerando sempre il numero di brevetti, potrebbe essere l’Olanda. Difatti, i Colleghi di un primario studio legale olandese, da noi interpellati sul punto, ritengono che il proprio paese abbia buone chance di successo.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE:
L’ottenimento di una sede italiana del Tribunale Unifico dei Brevetti sarebbe di grande interesse sia per le imprese italiane, che ne potrebbero usufruire, sia, più in generale, per la miglior affermazione del nostro paese e delle sue varie componenti interessate, nel fondamentale e delicato settore dell’IP.
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