Amazon: responsabile per i danni causati dai prodotti venduti in California.

La Corte d’appello del quarto distretto dello stato della California, con la sentenza Bolger vs. Amazon.com Inc. del 13 agosto scorso, ha giudicato Amazon responsabile per i danni provocati dai prodotti venduti tramite il suo Marketplace, ribaltando così il precedente orientamento.

IL FATTO

La controversia nasceva dal fatto che la Sig.ra Angela Bolger, pochi mesi dopo l’acquisto di una batteria per laptop tramite il sito web per lo shopping online gestito da Amazon, riportava gravi ustioni agli arti superiori a causa dell’improvvisa esplosione del prodotto.

Pertanto, nel gennaio 2017, la Bolger citava in giudizio – innanzi la Superior Court of San Diego County – Amazon e il produttore della componente elettronica, la società “Lenoge Technology (HK) Ltd”, per ottenere la loro condanna al risarcimento dei danni provocati dal bene acquistato sul noto Marketplace.

Si costituiva in giudizio Amazon sostenendo che la dottrina della responsabilità oggettiva (c.d. strict liability) per danni causati dalla merce non fosse applicabile al caso di specie in quanto la stessa società non produceva né vendeva i prodotti compravenduti sulla sua piattaforma e-commerce. Secondo la convenuta in giudizio, il sito “Amazon.com” non era che un mero “mercato online” e, di conseguenza, era il venditore del bene ad essere responsabile per i danni da esso eventualmente provocati. Il Tribunale di San Diego rigettava le domande economiche della Bolger, la quale tuttavia impugnava la sentenza.

La California Fourth District Court of Appeal, giudice competente per l’impugnazione, riformava la sentenza di primo grado e condannava Amazon al risarcimento del danno occorso alla consumatrice. Nella parte motiva della sentenza, la Corte della California esprime un principio di diritto rivoluzionario, che potrebbe essere destinato ad incidere anche sul panorama europeo, sostenendo come Amazon.com sia molto più che un mero intermediario nella vendita.

Amazon, infatti, gestisce direttamente il contatto con l’acquirente, il processo di acquisto, la spedizione, offrendo pure una “Garanzia dalla A alla Z” e creando così un ecosistema di fiducia e affidabilità. Data la reputazione del colosso dell’e-commerce, affermano i giudici californiani, il consumatore che acquista tramite il sito Amazon.com si sente maggiormente garantito.

Sebbene il gestore di una piattaforma non possa essere ritenuto responsabile di ciò che fanno gli utenti, scriveva la Corte, nei fatti Amazon.com era stato a tutti gli effetti un elemento (fondamentale) della catena verticale del processo di vendita produttore-utente finale e pertanto il suo ruolo aveva implicato un’autonoma responsabilità.

PERCHÉ È IMPORTANTE

Di particolare interesse è il passaggio della sentenza nel quale la Corte ha superato il concetto di responsabilità oggettiva per danno da prodotto difettoso come legata solamente al produttore o al venditore e pertanto, per i motivi esposti sopra, ha riconosciuto il diritto dell’attrice al risarcimento per i danni.

La sentenza della Corte californiana non ha efficacia in Italia o nell’Unione Europea, ma costituisce un interessante punto di vista giuridico per affrontare il mondo dei rapporti derivanti dal commercio elettronico in costante evoluzione e sviluppo.

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