RITORNERA’ A CRESCERE IL NUMERO DELLE API IN EUROPA?

Purtroppo il numero delle api sta diminuendo e questo rappresenta un problema enorme per l’umanità perché insieme alle api diminuiscono gli ambienti naturali e la possibilità di impollinazione.

IL FATTO:

La Commissione UE, dopo anni di studio e confronto con tutti gli interessati, ha pubblicato una proposta di regolamento che tra l’altro mira a risolvere questo gigantesco problema. Si tratta della proposta di legge sul “ripristino dell’ambiente” (https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_22_3746).

Il 12 luglio 2023 il Parlamento Europeo, con ampio dibattito, l’ha sostanzialmente approvata (https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2023-0277_EN.html); dopo tale conferma, inizierà il confronto tra Parlamento e Consiglio per l’approvazione finale del regolamento.

Il regolamento imporrà ai paesi membri obiettivi e calendario; in particolare stabilisce i termini entro cui i singoli paesi dovranno presentare progetti per il recupero di zone specifiche. Gli obiettivi sono obbligatori; lo scopo è quello di portare tutti gli ecosistemi naturali e seminaturali sulla via del recupero entro il 2030. Gli Stati obbligati beneficeranno di ingenti finanziamenti della UE per porre in opera i progetti.

Gli obiettivi proposti comprendono:

  • Invertire il declino delle popolazioni di impollinatori (le nostre amiche api) entro il 2030 e aumentarne le popolazioni da tale data;
  • Evitare la perdita netta di spazi verdi urbani entro il 2030, prevederne un aumento del 5% entro il 2050, un minimo del 10% di copertura arborea in ogni città, paese e sobborgo europeo e un guadagno netto di spazi verdi integrati agli edifici e alle infrastrutture;
  • Aumentare complessivamente la biodiversità negli ecosistemi agricoli per migliorare la presenza delle farfalle dei pascoli e degli uccelli, del carbonio organico nei terreni minerali coltivati e le caratteristiche paesaggistiche ad alta diversità sui terreni agricoli;
  • Ripristino e ri-umidificazione delle torbiere drenate per uso agricolo e nei siti di estrazione della torba;
  • Negli ecosistemi forestali, aumento complessivo della biodiversità cercando di migliorare il collegamento delle foreste, l’uso del legname , gli uccelli delle foreste e lo stock di carbonio organico;
  • Ripristino degli habitat marini e ripristino degli habitat di specie marine iconiche come delfini e focene, squali e uccelli marini;
  • Rimozione delle barriere fluviali in modo da trasformare almeno 25.000 km di fiumi entro il 2030.

In ogni caso il regolamento non imporrà la creazione di nuove aree protette nell’UE né bloccherà le nuove infrastrutture per l’energia rinnovabile.

PERCHE’ È IMPORTANTE

Questa proposta è stata e sarà molto dibattuta in Parlamento, ma indica una via precisa per lo sviluppo Europeo dei prossimi anni.  Da un lato le aziende che si occupano di queste attività avranno nuovi spazi per operare e probabilmente potranno creare nuovi prodotti e modelli di business nell’ambito di questa normativa. Dall’altro la UE mostra di sviluppare continentalmente una politica che mira a preservare l’habitat, contemperando le esigenze dei cittadini europei con i diritti degli stessi e delle nostre amiche api.

Per non perderti le novità e gli approfondimenti di Tonucci & Partners, iscriviti alle nostre newsletter

    Dichiaro di aver letto e compreso la Privacy Policy

     width=