L’Avv. Giorgio Altieri di Tonucci & Partners, il 20 aprile scorso, è stato tra i relatori al Convegno organizzato da Formiche.net su “Riforma Cartabia, obiettivi Pnrr e sicurezza”.
Relatori anche Francesco Paolo Sisto, viceministro alla Giustizia, Ciro Maschio, Presidente della II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, Bartolomeo Romano, professore Ordinario di Diritto penale Università di Palermo, Gianluigi Gatta, professore di diritto penale Università degli Studi di Milano, Ida Teresi, Sostituto Procuratore DDA Procura della Repubblica, Tribunale di Napoli, Guido Alleva, fondatore Studio legale Alleva e Associati, Roberto Arditti, direttore editoriale di Formiche, Andrea Cangini, segretario generale Fondazione Luigi Einaudi e Manfredi Landi di Chiavenna, avvocato.
L’intervento dell’Avv. Altieri è stato concentrato, da un lato, su alcune depenalizzazioni di fatto della Riforma Cartabia a seguito del passaggio di alcuni illeciti dalla procedibilità d’ufficio alla procedibilità a querela, con invito a valutare con maggior coraggio un’effettiva depenalizzazione per alcuni illeciti con l’introduzione di sanzioni amministrative e sequestri, laddove per certi micro reati (come, per altro, vale anche per i reati di maggior consistenza) conta, a volte, più la sanzione di tipo economico e sul patrimonio che la sanzione penale, di fatto spesso non applicata se non a distanza di anni.
Inoltre, ha sollevato alcune perplessità sul disegno legge correttivo Nordio in corso di approvazione, dove per alcuni dei delitti divenuti procedibili a querela si andrà a ripristinare l’arresto obbligatorio in flagranza per 48 ore, quando ancora non sia stata presentata la querela e, quindi, quando ancora non si sa se ci potrà essere un’azione penale, un correttivo che apre a dubbi di costituzionalità rispetto agli articoli 13 e 112 della Costituzione.
