L’Unità di informazione finanziaria ha pubblicato la seconda edizione delle casistiche di riciclaggio (quaderno dell’antiriciclaggio n. 7/2016) con la quale ha raccolto i casi di maggior interesse riscontrati nelle proprie attività di analisi finanziaria.
IL FATTO:
L’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia è uno degli snodi principali della rete di Autorità impegnate nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, che vede attivi, con diverse competenze, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Autorità di Vigilanza di settore (Banca d’Italia, Consob, IVASS) e gli Organi Investigativi (Guardia di Finanza e DIA). In base agli standard internazionali, in ogni Paese deve essere istituita una Financial Intelligence Unit – FIU, quale organismo accentrato deputato a ricevere, analizzare e comunicare alle competenti autorità le informazioni che riguardano sospetti di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. In Italia, l’Unità, costituita in posizione di piena autonomia presso la Banca d’Italia, svolge questo ruolo delicato ponendosi come cerniera tra i destinatari degli obblighi di collaborazione attiva e l’apparato pubblico preposto ai compiti di prevenzione e repressione dell’utilizzo a finalità illecite del sistema economico e finanziario.
La recente pubblicazione dell’UIF è diretta a rendere note, per il tramite di un linguaggio quanto più accessibile e ricorrendo a schemi esemplificativi dell’operatività analizzata, le principali tecniche di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo rilevate dall’Unità. Le fattispecie pubblicate sono molto diverse tra loro in termini di complessità e rilevanza economica, a riprova della notevole varietà di comportamenti che possono generare un sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.
Tra i casi più significativi oggetto di pubblicazione, segnaliamo 1) il riciclaggio di denaro derivante da evasione tributaria mediante sottoscrizione di polizze assicurative; 2) il riciclaggio da appropriazione indebita di fondi di pertinenza di un’associazione di categoria; 3) distrazione di fondi da società in liquidazione mediante acquisto di fiches al Casinò; 4) dissimulazione dello stato di tensione finanziaria di un’impresa tramite falsa rappresentazione contabile; 5) riciclaggio tramite false fatturazioni di proventi di natura illecita.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE:
La pubblicazione ha finalità divulgative e può costituire un utile strumento di supporto per imprenditori e professionisti, affiancandosi a indicatori di anomalia, schemi di comportamenti anomali e comunicazioni della UIF.
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