Il nuovo “Patent box”, introdotto con l’art. 6 DL 146/2021 e integrato dal provvedimento 15 febbraio 2022 n. 48243, è una agevolazione fiscale che si pone come obiettivo principale la creazione e lo sfruttamento economico di beni immateriali nell’esercizio di attività di impresa, che rappresentano asset di bilancio fondamentali nello sviluppo della redditività economica delle aziende.
Il beneficio spetta a tutte le imprese che sostengono (determinate) c.d. “spese eleggibili” volte a creare i beni immateriali e a ottenere il relativo titolo di privativa, e cioè:
– software protetti da copyright;
– brevetti industriali per invenzioni e per modelli di utilità;
– disegni o modelli oppure ancora la combinazione di due o più dei predetti beni.
Quanto al beneficio fiscale concreto, poi, tale regime agevolativo, consente una deduzione del 110% delle spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo agli stessi beni immateriali riferibili.
L’opzione legata a questa agevolazione, e dunque la predisposizione e l’invio della dichiarazione tardiva (o integrativa/sostitutiva), scade il 29 gennaio 2025, ma è comunque possibile utilizzare anche in futuro questo strumento agevolativo in favore delle imprese, imprese oramai a sistema nel panorama fiscale.
L’approfondimento a cura dell’avvocato Valentina Guzzanti di Tonucci & Partners.