DL Agricoltura e DM Aree Idonee: possibili profili di incostituzionalità

Gli avvocati Stefano Lucarini e Teresa Di Mario di Tonucci & Partners segnalano potenziali criticità in merito ad alcune delle disposizioni introdotte dal Decreto-Legge 15 maggio 2024, n. 63 – c.d. DL Agricoltura – che sarebbero incompatibili sia con i principi costituzionali sia con quelli europei in materia di transizione energetica.

In particolare, come riporta Milano Finanza, “l’articolo 5 del provvedimento impone nuove restrizioni all’installazione di impianti fotovoltaici, impedendo l’utilizzo dei terreni agricoli, compresi quelli dismessi o abbandonati. Questo porterà a una riduzione della capacità di generazione di energia rinnovabile, compromettendo il raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei”, spiegano gli avvocati del Dipartimento Energy dello Studio.

Inoltre, gli esperti legali sottolineano come analoghi profili di criticità siano ravvisabili anche in relazione al recente decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che introduce la “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili”. In merito a tale provvedimento, gli avvocati evidenziano che “il nuovo testo ha generato incertezze, delegando alle Regioni la decisione sulle zone idonee, creando confusione e scoraggiando gli investimenti”. Anche in tal caso, non mancano i profili di censurabilità del decreto, riassunti nell’articolo in oggetto.

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