Il Consiglio di Stato ha accolto la posizione di Auri Umbria (Autorità di ambito per il servizio idrico e la gestione integrata dei rifiuti), rigettando l’appello presentato da Gest S.r.l. in merito al procedimento di approvazione dei Piani Economico-Finanziari (PEF) per la determinazione delle tariffe del servizio TARI. La sentenza n. 9788/2024 della IV Sezione del Consiglio di Stato rappresenta un’importante vittoria per l’ente umbro assistito da Tonucci & Partners, con gli avvocati Alberto Fantini, Luca Spaziani e Giuseppe De Gregorio.

Il caso ha riguardato la legittimità del procedimento di approvazione delle tariffe TARI, con implicazioni significative sotto il profilo processuale affermando in particolare che un “eventuale sindacato del giudice che si frapponga fra la proposta tariffaria e l’approvazione dell’ARERA avrebbe ad oggetto un potere non esercitato da quest’ultima, così impattando su un interesse a ricorrere non ancora attuale, in ragione del fatto che l’ARERA ha il potere di modificare la proposta dell’ente d’ambito”. Quindi, la sentenza ha ribadito alcuni principi cardine in materia, chiarendo in modo definitivo le competenze di ARERA e degli Enti d’Ambito (come AURI Umbria) nel processo decisionale relativo alle tariffe per i servizi pubblici locali.

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