La disciplina delle società di persone consente che la gestione della società assuma la forma congiuntiva o disgiuntiva. La diversa forma di amministrazione consente ai soci, ad esempio di una società in nome collettivo, di adattare la governance alle concrete esigenze dei soci stessi.
IL FATTO:
Il rischio connesso ad una scelta errata del modello di amministrazione, congiuntivo o disgiuntivo, risiede nel dato che, per procedere ad una nuova formulazione della gestione, occorre, necessariamente, l’espressione del consenso di tutti i soci della società. Difatti, le modificazione dell’atto costitutivo – e tra queste deve essere annoverata la scelta di cambiare la forma di amministrazione – devono, per legge, ottenere il consenso di tutti i soci della società. Nel caso di amministrazione disgiuntiva, di fronte a scelte gestorie non condivise dal socio, quest’ultimo non ha modo di impedire l’azione se non attraverso la preventiva conoscenza della volontà dell’amministratore di compiere l’atto (prima che sia eseguito) e, di conseguenza, agire giudizialmente.
PERCHÉ È IMPORTANTE:
Sotto il profilo pratico, vale evidenziare che un socio, attento e lungimirante, di una società in nome collettivo, nel momento in cui entra in società, valuta con attenzione le possibili forme di amministrazioni consentite. Per questo motivo è utile analizzare le tre possibili opzioni: a) Amministrazione congiuntiva, in tale modello i soci sono tutelati da una massima partecipazione alla vita sociale, giacché ogni decisione deve passare attraverso il consenso unanime; tuttavia, la decisione necessita di maggior tempo per essere adottata ed il rischio connesso è la perdita della chance economica; b) Amministrazione disgiuntiva, come detto, in questo caso il pericolo è insito nella possibilità di ciascun socio amministratore di decidere in piena autonomia e compiere l’atto, a fronte del vantaggio di una maggiore velocità delle azioni sociali; c) Amministrazione complessa (quella che si suggerisce), in questo modello, che deve essere previsto in statuto, i soci decidono di modulare la forma congiuntiva e quella disgiuntiva a secondo del tipo di atto o dell’importo economico da impiegare. Ad esempio, si prevede che se l’atto gestorio impegnerà un esborso economico superiore ad una cifra predeterminata il modello da utilizzare sia quello congiuntivo, mentre per gli atti al di sotto della cifra, ciascun socio amministratore può decidere autonomamente il compimento e, quindi, portarlo ad esecuzione.
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