Legge di Stabilità 2017: cambiano le regole per i call center localizzati fuori dall’UE

22818110551_e3d667e342_nDal 2017, gli operatori economici che decidano di localizzare l’attività di call center fuori dai Paesi dell’Unione Europea dovranno adempiere ad una serie di rigide prescrizioni normative, pena l’applicazione di pesanti sanzioni pecuniarie.

IL FATTO: 

La nuova Legge di Stabilità introduce per gli operatori economici che intendano delocalizzare in un Paese extra UE l’attività di call center – svolta anche mediante affidamento a terzi e indipendentemente dal numero di dipendenti occupati – un’articolata disciplina basata su adempimenti e obbligazioni a carico della società, per la cui violazione è previsto un sistema sanzionatorio particolarmente gravoso.

Innanzitutto, almeno trenta giorni prima della delocalizzazione, gli operatori economici devono darne preventiva comunicazione al Ministero del Lavoro, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, al Ministero dello Sviluppo Economico (indicando le numerazioni telefoniche messe a disposizione del pubblico) e al Garante per la protezione dei dati personali (indicando le misure adottate per il rispetto della legislazione nazionale vigente in materia). In caso di omessa o tardiva comunicazione, si applica la sanzione di € 150.000 per ciascuna comunicazione omessa o tardiva.

Per chi ha già delocalizzato, la comunicazione ai suddetti soggetti deve essere effettuata entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità (1 gennaio 2017), pena l’applicazione della sanzione di € 10.000 per ciascun giorno di ritardo.

Dal prossimo anno i call center (sia inbound che outbound) dovranno obbligatoriamente informare l’utente sul luogo in cui si trova l’operatore che parla al telefono e della possibilità, per il medesimo, di richiedere che il servizio sia reso, immediatamente nell’ambito della medesima chiamata, tramite un operatore collocato nel territorio nazionale o in un Paese UE. La sanzione consiste in € 50.000 per ogni giornata di violazione.

Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità, gli operatori economici che svolgono attività di call center su numerazioni nazionali devono iscriversi al Registro degli operatori di comunicazioni, indicando anche tutte le numerazioni telefoniche messe a disposizione del pubblico. Lo stesso adempimento è posto a carico dei soggetti terzi affidatari dei servizi di call center.

La sanzione in caso di inadempienza è di € 50.000.

Infine, nessun beneficio fiscale o previdenziale previsto per tale tipologia di attività sarà riconosciuto agli operatori economici che, dopo l’entrata in vigore della normativa in esame, procederanno alla delocalizzazione in Paesi extra UE.

PERCHE’ E’ IMPORTANTE:

Negli ultimi anni molte società italiane hanno preferito delocalizzare in Paesi extra UE le attività di call center.

I motivi sono evidenti: primo fra tutti il risparmio sul costo del lavoro, notevolmente inferiore rispetto a quello che grava sulle aziende operanti in Italia.

In questo contesto, la normativa in materia di call center introdotta dalla Legge di Stabilità 2017 pone un forte disincentivo alla delocalizzazione nei Paesi extra UE, essendo le tassative obbligazioni prescritte e le gravose sanzioni pecuniarie un chiaro strumento che il legislatore ha messo in campo con finalità protezionistiche.

Considerati i brevissimi tempi per l’entrata in vigore della nuova disciplina sui call center, applicata in buona parte anche alle aziende che hanno già delocalizzato, è presumibile che già nei prossimi mesi si potrà fare un bilancio e trarne le prime conclusioni.

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