Micromobilità elettrica: la manovra finanziaria (L. 160/2019) equipara, ai sensi del Codice della Strada, ufficialmente i monopattini elettrici alle biciclette.

Il 30 dicembre 2019 è stata pubblicata in gazzetta ufficiale la Legge 160/2019 (la c.d. “Manovra 2020”) con la quale è stata ufficialmente introdotta, con efficacia a partire dal 1° gennaio 2020, l’equiparazione dei monopattini elettrici alle biciclette.

IL FATTO:

In particolare, a mente del comma 75 della predetta legge, è stato stabilito che: “I monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità definiti dal decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti 4 giugno 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2019, sono equiparati ai velocipedi di cui al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285”.

La materia, prima del suddetto intervento normativo, era stata regolata dal decreto dell’ex-ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il quale era stato previsto che l’utilizzo di questi mezzi nel contesto urbano sarebbe stato regolamentato dai singoli Comuni, previo periodo di sperimentazione.

Viene inoltre risolto il problema della diffusione anche in Italia dei servizi di sharing, avviati (e in molti casi bloccati) perché i mezzi in questione non erano di fatto contemplati dal Codice della Strada.

Tra gli elementi significativi della disciplina segnaliamo:

  • la non obbligatorietà del casco né dell’assicurazione;
  • la non necessarietà di una patente di guida o della maggiore età;

Precisiamo che l’equiparazione alle biciclette vale solo per i monopattini elettrici, mentre per tutti gli altri mezzi citati dal decreto ministeriale del 4 luglio 2019 (segway, hoverboard e monowheel) seguiterà la sperimentazione nelle aree individuate dai Comuni.

PERCHÈ È IMPORTANTE:

La legge in commento ha dunque il merito di aver definito, con l’equiparazione di cui sopra, l’applicazione ai monopattini della normativa prevista dal Codice della Strada per i velocipedi, ponendo, in tal modo, fine alle incertezze derivanti da dell’attività di regolamentazione.

Inoltre, tale novità potrebbe avere un impatto significativo per tutti i soggetti operanti nel settore della mobilità. Sembrerebbe, infatti, che i Comuni o gli Enti incaricati avranno la possibilità di affidare i servizi di noleggio e/o di sharing dei suddetti dispositivi a società private.

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