Incentivi per i grandi progetti di R&S.

Dal 12 novembre sarà possibile presentare domanda per la distribuzione di oltre 500 milioni di euro di incentivi a fondo perduto per il sostegno alle attività di Ricerca e Sviluppo. Tra i costi agevolati ci sono quelli del personale, degli impianti e un 25% di costi generali forfettari. Tra le aree agevolate ci sono quelle dell’automazione e digitalizzazione dei processi, l’Agrifood, la sostenibilità ambientale.

IL FATTO:

La Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello sviluppo economico, con l’emanazione dei decreti del 2 ottobre scorso, ha dato il via alla presentazione delle domande a valere sui bandi Grandi Progetti in Ricerca e Sviluppo. Le richieste di finanziamento dovranno essere inviate a partire dal 12 novembre, per il Bando “Fabbrica Intelligente, Agrifood e Scienze della vita Calcolo ad alte prestazioni”, e dal 26 novembre per il Bando “Agenda digitale e Industria sostenibile”.

Il primo intervento stanzia 190 milioni di euro per progetti nelle aree tecnologiche “Fabbrica intelligente”, “Agrifood”, “Scienze della vita” e “Calcolo ad alte prestazioni”. Una riserva di 50 milioni di euro è dedicata ai progetti localizzati nelle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.

Gli aiuti sono destinati alle imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e ai centri di ricerca con personalità giuridica. I progetti possono essere presentati anche in partenariato, con un massimo di cinque proponenti, ciascuno dei quali deve sostenere una percentuale di spese ammissibili pari almeno al 10%, se grande impresa, o pari almeno al 5% in tutti gli altri casi. In presenza di progetti congiunti, possono accedere alle agevolazioni anche gli Organismi di ricerca e le imprese agricole (limitatamente all’ambito Agrifood).

Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti che prevedono la realizzazione di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti processi e servizi o al notevole miglioramento degli stessi se già esistenti tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, nell’ambito delle traiettorie tecnologiche relative ai settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente.

Per essere oggetto di agevolazioni, i progetti di spesa devono essere compresi tra un minimo di euro 5.000.000 e un massimo di euro 40.000.000.

Rientrano tra le spese finanziabili quelle per il personale dipendente, gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo, i servizi di consulenza e gli altri servizi impiegati nell’attività di ricerca e sviluppo, le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili, i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e dell’eventuale finanziamento agevolato per un importo definito nell’ambito di una fase di negoziazione e, comunque, nel rispetto delle intensità massime di aiuto fissate dalla normativa comunitaria in materia.

Il secondo bando rifinanzia, con 329 milioni di euro, i progetti nei settori “Agenda digitale” e “Industria sostenibile”, riservando una quota di fondi (pari al 20%) alla riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare. Quest’ultima costituisce il modello economico in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, con una produzione di rifiuti ridotta al minimo. I soggetti beneficiari sono rappresentati da imprese di qualsiasi dimensione che producono beni o servizi, aziende di trasporto, imprese artigiane, imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale, imprese che esercitano attività ausiliare alle precedenti e ai Centri di ricerca con personalità giuridica.

Al fine dell’ammissibilità alle agevolazioni, anche in questo caso, i progetti agevolabili, consistenti in attività di ricerca e sviluppo sperimentale strettamente connesse tra loro, devono essere di importo non inferiore a euro 5.000.000 e non superiore a euro 40.000.000. Sono agevolabili le spese e i costi per il personale, strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto, servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività di ricerca e sviluppo, spese generali, materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.  Le agevolazioni concedibili sono articolate nella forma del finanziamento agevolato e del contributo alla spesa. In linea generale, il contributo alla spesa è pari al 20% dei costi ammissibili, mentre il finanziamento agevolato copre un ammontare complessivo, rispetto ai costi ammissibili, compreso tra un minimo del 50% e un massimo del 60% per le grandi imprese o del 70% per le piccole e medie imprese. Il meccanismo di aiuto prevede l’obbligo per l’impresa richiedente di stipulare un finanziamento bancario associato, pari almeno al 10% del finanziamento complessivo.

Qualora i progetti siano presentati congiuntamente da più soggetti, in numero non superiore a cinque, ciascun proponente deve sostenere spese ammissibili non inferiori a € 3.000.000,00 e, comunque, non inferiori al 10% dei costi complessivi.

PERCHÉ È IMPORTANTE:

Gli interventi in commento, che prevedono l’erogazione di importati risorse a fondo perduto, costituiscono delle importanti leve per lo sviluppo e la valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative che possano avere un significativo impatto sulla competitività del sistema produttivo italiano. Il consistente budget a disposizione potrà contribuire all’incremento della spesa delle imprese italiane in ricerca e sviluppo con conseguente riduzione del gap rispetto alla media degli investimenti in tale settore degli altri Paesi europei.

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